Una ricerca effettuata dall’University of British Columbia spiega come le cosiddette “ossa di cristallo” siano strettamente legate all’inattività fisica dei bambini.
Lo sport, così come semplicemente correre e fare attività fisica, contribuisce in modo importantissimo a rendere le ossa dei ragazzi molto più robuste rispetto a quelle che attualmente vengono definite appunto “ossa di cristallo”.
Secondo lo studio del team dell’University of Britisch Columbia con a capo il dott. Leigh Gabel, I ragazzini che sono meno attivi fisicamente hanno ossa molto più deboli di quelle dei loro coetanei e naturalmente con rischio maggiore di fratture.
Per quel che riguarda le ossa forti non si tratta solo di dimensioni ma in particolar modo della combinazione tra dimensione, microarchitettura e densità, naturalmente la forza delle ossa, come sottolineato proprio da Leigh Gabel, è importantissima per prevenire le possibili fratture.
Dunque il momento cruciale della crescita di un bambino, così come pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research, è stato studiato su un campione che va dai 12 ai 16 anni per i ragazzi e dai 10 ai 14 anni per le ragazze, in questo periodo temporale si forma circa il 36% dello scheletro umano e il legame con l’attività fisica è vitale.