Oggi l’industria della moda può contare su una miriade di tessuti con cui realizzare le proprie creazioni, dal cotone alla lana, passando per quelli sintetici e ricreati in laboratorio per gli usi più svariati.
Ma quanto a pregio ben pochi possono competere con il Cashmere, che è anche tra i più desiderati per la sua morbidezza, una vera e propria carezza per la pelle.
Questa fibra tessile naturale si ottiene dal vello dell’animale Capra hircus.
Il suo nome viene dal Kashmir, regione storica attualmente divisa tra India, Pakistan e Cina, da dove si esportò verso l’Europa sin dall’inizio del XIX secolo: proprio di questa regione è originaria questa capra capace di dare la preziosa fibra.
Oggi questa capre vengono allevate in paesi come Iran, Russia, Afganistan, Turchia e India, ma il cashmere più bello e più pregiato al mondo proviene dagli altopiani della Mongolia Interna cinese.
La lana è estratta con una naturale pettinatura dell’animale, che avviene solo in primavera e la parte più pregiata, ossia la lana più fine e più lunga che è quella del sottomantello, si chiama Duvet.
Il colore naturale può spaziare dal bianco al nero e al beige, con tutta una serie di colori e sfumature intermedi.
Una capra produce solo 100 grammi circa di cashmere utilizzabile, quindi per la creazione di un semplice pull è necessaria la lana di almeno 2 capre fino a quella di 6 capre.