Fino alla conferenza stampa precedente, il Premier Giuseppe Conte ha continuamente chiesto sacrifici agli italiani, sacrificando gran parte delle loro libertà, ma in quella di ieri sera si è cambiato totalmente rotta: nonostante i rischi siano ancora alti, non si può far altro che riaprire praticamente tutto.
Da domani l’Italia entra infatti nel vivo della Fase 2: «Le misure della fase 1 hanno prodotto i risultati attesi, quindi si può ripartire, con fiducia e senso di responsabilità. Affrontiamo un rischio calcolato, la curva dei contagi potrà tornare a salire, e saranno possibili nuove chiusure, con interventi mirati».
Non ci sarà più bisogno dell’autocertificazione per muoversi all’interno della propria regione, ma ovviamente resta il divieto di assembramenti. Dal 3 giugno la mobilità nazionale sarà libera, ci si potrà spostare tra le regioni e si apriranno i confini ai Paesi europei per accogliere i viaggiatori senza obblighi di quarantena.
“Non possiamo aspettare il vaccino” e Conte ha sottolineato come la mascherina vada indossata in luoghi chiusi o affollati, e ha annunciato che dal 25 maggio riapriranno le palestre, le piscine e i centri sportivi e dal 15 giugno cinema e teatri, e per i bambini “ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-ricreativo”.