Aprire un’impresa è il sogno di molti, spinti da quella sana voglia di fare e di realizzarsi dal punto di vista personale. La nostra spina dorsale economica, d’altro canto, si regge sulle cosiddette PMI, piccole e medie imprese, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’industria tricolore. Ed i soggetti animati di un sano e competitivo spirito imprenditoriale ambiscono a creare una società che possa essere annoverata, a pieno titolo, in questo segmento.
È possibile aprire svariate tipologie di società. Quella istituite con maggior frequenza è, senza alcun dubbio, la Società a Responsabilità Limitata, nota a tutti con l’acronimo di SRL. A differenza di una società di capitali, essa consente di tenere totalmente distinto il patrimonio personale del socio da quello aziendale: nel malaugurato caso l’azienda fallisse, i creditori non potranno rivalersi sui beni posseduti dall’imprenditore.
I costi fissi per aprire e mantenere una SRL
Quando si vuole costituire una SRL, tuttavia, bisogna tenere presenti svariati aspetti. Ad esempio, bisogna essere al corrente che, perlomeno dal punto di vista contabile, comporta maggiori adempimenti e, conseguentemente, degli oneri di gestione maggiori. Esse, infatti, sono sottoposte al regime di contabilità ordinario, che obbliga di redigere e depositare il bilancio presso la Camera di Commercio della zona di riferimento.
Nel bilancio, come noto, sono inclusi alcune voci che concorrono, poi, al pagamento di imposte e tasse. L’utile di un’azienda, che viene approvato annualmente dall’assemblea dei soci, è l’esempio più chiaro e lampante. E nel caso della SRL, viene colpito da due imposte distinte: l’IRES (24%) e IRAP (3,9%).
Oltre alla tassazione sugli utili, la manutenzione di una SRL, inoltre, implica dei costi fissi di manutenzione da sostenere annualmente come: diritto annuale CCIAA, il cui costo varia in base alla Camera di Commercio; €.300,00 come tassa concessione governativa vidimazione dei libri sociali; €.127,00 diritti per deposito bilancio.
Nel momento in cui si sancisce la nascita di una SRL, però, i costi che balzano maggiormente all’occhio sono, indubbiamente, quelli d’avviamento. I soci di queste società devono assolvere al pagamento dell’imposta di registro e bollo, necessaria per registrare i documenti costitutivi della società, per un costo complessivo che si aggira attorno ad €.400,00, oltre ad altri 300 ca. per la già citata tassa di vidimazione dei libri sociali.
Parcella notarile, l’onere maggiore: è possibile evitarlo?
L’onere indubbiamente più rilevante, tuttavia, è quello notarile. A norma di legge, l’apertura di una SRL deve essere sigillata da un atto pubblico, redatto obbligatoriamente presso un notaio. che redige l’atto costitutivo dell’impresa e lo statuto sociale della medesima. Il corrispettivo preteso dal professionista si aggira, mediamente, attorno ad €.2000,00. Indubbiamente non pochi soldi.
Esista la possibilità, tuttavia, di costituire una SRL senza notaio ed evitare, quindi, il pagamento di questo onere. Stiamo parlando della SRLS, acronimo di Società Responsabilità Limitata Semplificata, una forma introdotta recentemente nel nostro ordinamento, prediletta da molti giovani imprenditori per aprire le cosiddette “start up”, grazie, oltre al mancato pagamento della parcella notarile, alla possibilità di conferire 1 €uro come capitale sociale, anziché €.10.000,00 richiesti per una SRL.
Alcuni punti di forza che, abbinati ad altri (come, ad esempio, maggiore capacità di dedurre le spese dal reddito IRPEF), fanno sì che le SRLS siano una forma di società, di gran lunga preferita rispetto alla Ditta Individuale, grazie anche la possibilità di aprirla comodamente online, in un arco temporale estremamente ridotto: dai 7 ai 20 giorni lavorativi. Una procedura economica ed estremamente snella, in grado di accelerare i tempi e velocizzare i normali tempi burocratici.