Da lunedì finalmente i ristoranti potranno essere riaperti al pubblico, nella fase 2 di questa epidemia che sta sconvolgendo il mondo intero.
Ma naturalmente non si può semplicemente riaprire: bisognerà rispettare rigide regole per evitare che i locali si trasformino in pericolosi focolai di contagio.
Regole che il ministero ha diramato in queste ore e che impongono comportamenti ben precisi ai ristoratori, o quantomeno a coloro che riusciranno a rialzare le serrande, dopo il prolungato lockdown.
Secondo quanto previsto nel documento di Inail e Iss sulla ristorazione, spazio per ogni cliente nei ristoranti deve più che triplicare, passando da 1,2 metri a quattro, mentre dovrà essere eliminato il servizio a buffet.
“Va definito un limite massimo di capienza predeterminato, prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie. La turnazione nel servizio in maniera innovativa e con prenotazione preferibilmente obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale”, si legge.
Alla stesura del documento hanno partecipato cinque esperti: Americo Cicchetti (Direttore Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari facoltà di economia, Università Cattolica Campus di Roma), Paolo Sormani (Direttore Generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico), Enrico Di Rosa (Direttore servizio igiene sanità pubblica alla Sapienza), Enrico Girardi (Direttore dell’Unità di Epidemiologia clinica dello Spallanzani), infine Bruno Papaleo (Inail).