La maggior parte delle famiglie italiane fa fatica ad arrivare a fine mese, e a pesare sono soprattutto tasse e imposte, che prosciugano i portafogli e spingono quindi i consumi al palo.
Eppure a fronte di milioni di contribuenti onesti, ci sono delle pecore nere che non si limitano a non versare esattamente quanto dovuto, ma addirittura si dichiarano nullatenenti: sono l’esercito degli evasori fiscali, a cui il fisco dà la caccia con perseveranza.
Ed i risultati si vedono: la Guardia di Finanza in poco meno di un anno e mezzo, per la precisione tra il 1 gennaio del 2018 e il 31 maggio del 2019, ha scovato oltre 13 mila di questi evasori.
Il numero preciso è 13.285: sono soggetti completamente sconosciuti al Fisco, che non hanno mai pagato un euro di tasse e che hanno evaso complessivamente 3,4 miliardi di Iva.
Sono stati riscontrati 15.976 reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e denunciati 18.148 soggetti. Ammontano a 16.807 le indagini delegate dalla magistratura e ad oltre 9,3 miliardi di euro le proposte di sequestro avanzate.
I comportamenti illeciti da parte di poco più di 8mila tra funzionari e dipendenti dello Stato (8.047) hanno invece prodotto un danno all’erario per circa 6 miliardi mentre sono stati eseguiti sequestri per 107 milioni. In materia di appalti pubblici su 5 miliardi è stato accertato 1,8 miliardi di irregolarità corrispondenti a quasi il 40% di opere.
Sul fronte della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni e hanno portato alla denuncia di 13.570 persone. I finanzieri hanno anche accertato che il 34,1% delle prestazioni sociali agevolate e ben 88,9% delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari sono risultate irregolari. dd