In giornate fredde come quelle che stiamo vivendo, vorremmo solo restare al calduccio in casa, vicino al camino o sotto le coperte, ma la maggior parte di noi è costretta a uscire e moltissimi purtroppo anche a lavorare all’aperto.
Bisogna naturalmente coprirsi nel modo giusto e proteggere il corpo dal gelo, ma nelle giornate particolarmente fredde si rischia comunque l’ipotermia: di cosa si tratta?
L’’ipotermia è una riduzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C, che si verifica quando nell’organismo la perdita di calore è superiore alla produzione dello stesso.
Il sintomo principale sono i brividi, che possono presentarsi associati anche a capogiri, fame, nausea, respirazione accelerata, difficoltà a parlare, perdita della coordinazione, aumento della frequenza cardiaca e affaticamento.
L’ipotermia in generale compromette tutte le funzioni fisiologiche, compresi la conduzione nervosa, il tempo di reazione neuromuscolare e l’attività metabolica.
Come conseguenza di quanto suddetto, l’ipotermia è quindi particolarmente pericolosa, perché chi la subisce non è più in grado di realizzare ciò che sta succedendo e quindi non può reagire adeguatamente.
L’ipotermia si verifica in presenza di condizioni atmosferiche particolarmente rigide ma può essere causata anche da alcune patologie, tra le quali ci sono: morbo di Addison, setticemia, shock settico, ustioni.