Nei bambini i tumori sono la seconda causa di morte, dopo gli incidenti, tra 0 e 15 anni, e la leucemia ne è la forma più frequente costituendo circa il 35%. L’incidenza della leucemia infantile è di circa 47 casi ogni milione di bambini per anno.
A secondo dei tipi di cellule colpite, si distingue una forma leucemica linfoblastica acuta (circa 70% delle forme) e una di leucemia mieloblastica (o non-linfoblastica) (circa 30%). La leucemia cronica (mieloide) è invece rara nel bambino pur essendo comunque presente.
Secondo le stime di Childhood Cancer International, ogni anno nel mondo sono circa 250 mila i bambini e gli adolescenti colpiti dal cancro infantile: purtroppo solo 6 su 10 hanno una speranza di sopravvivere a queste patologie, prima tra tutte la leucemia.
Nei Paesi del Sud del mondo, come il Venezuela, questa percentuale è ancora più alta perché sono tantissime le famiglie che non hanno le possibilità economiche di sostenere spese molto ingenti nelle strutture private del Paese.
Per fortuna, grazie anche alle associazioni di volontariato che operano in tutto il mondo, ci sono storie che si possono dire a lieto fine.
Un esempio sono le storie di Javier, 12 anni, affetto da sindrome mielodisplastica per la quale nel suo Paese non esistono cure adeguate, e Oriana, 15 anni, con una leucemia libfoblastica curata col trapianto.
In cura presso la Oncoematologia dell’ospedale infantile Regina Margherita diretta dalla professoressa Franca Fagioli, sono arrivati in Italia grazie alla Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo (Atmo).
In Italia sono 13 le strutture sanitarie che collaborano al progetto Atmo e la Città della Salute di Torino è tra i primi centri a offrire le sue cure ai pazienti di origine venezuelana.
Grazie ad Atmo i due ragazzini sudamericani possono ora guardare a un futuro che non avrebbero avuto se fossero rimasti nel loro Paese.
Questa associazione offre un programma totalmente gratuito per i beneficiari che, grazie all’impegno dei tanti attori coinvolti, possono contare su un supporto a 360° per le spese di viaggio, alloggio e relative alle cure mediche, oltre all’assistenza continua offerta dagli operatori di Atmo, in particolar modo nel rapporto con le strutture sanitarie e le case di accoglienza.
Come si legge sul loro sito ufficiale, l’obiettivo principale del loroprogramma socio-sanitario è quello di ridurre il tasso di mortalità legato alle malattie onco-ematologiche ed allineare il Venezuela agli standard mondiali riguardo l’uso di protocolli chemioterapici e radioterapici, al fine di ridurre sempre più la necessità di ricorrere al trapianto.
Il programma di cooperazione internazionale si basa interamente su uno dei valori fondanti di ATMO Onlus: il paziente al centro e prima di tutto e consta di diverse fasi.
Leucemia, Linfoma, Talassemia, Immunodeficienza, Aplasia, Anemia: queste sono solo alcune delle terribili patologie di cui soffrono i piccoli pazienti. Queste patologie colpiscono maggiormente i bambini e gli adolescenti e sono la causa dei livelli molto bassi di globuli rossi e/o piastrine nel sangue o del malfunzionamento dei globuli bianchi, che possono portare a emorragie del sangue, a un lento deterioramento degli organi e a un’elevata vulnerabilità a qualsiasi tipo di infezione.
Se non contrastate in modo tempestivo ed efficace, queste malattie possono condurre alla morte del paziente.
In poco più di 10 anni di vita del Programma, Atmo e la Città della Salute di Torino hanno offerto la loro assistenza a 100 pazienti, 83 dei quali sono stati sottoposti al trapianto di midollo osseo.