Nonostante i tanti passi in avanti fatti negli ultimi decenni, fare coming out e confessare di essere omosessuale non è mai una cosa facile, e la cosa lo diventa ancor meno quando nella vita si è già costruiti una “perfetta” vita da eterosessuale.
Lo sa bene lo chef Marco Bianchi, che oltre a una carriera di successo ha anche una moglie ed una figlia, alle quali ha scelto alla fine di confessare le sue reali inclinazioni sessuali.
A parlarne è lui stesso, in una bella intervista al Corriere della Sera: “Sono stato un bambino e un adolescente cicciottello e chiusissimo e perciò bullizzato, che sentiva la confusione di provare affetto per dei maschietti, ma non erano cose di cui si poteva discutere in una famiglia fortemente cattolica, priva di strumenti, in una periferia di Milano, e che forse sentiva di avere in casa un Marco gay, ma trovava più facile istradarmi in una vita da eterosessuale”, ha esordito spiegando il perché della sua scelta di mettere su famiglia con una donna.
Ed ancora: “Come l’ho detto a mia moglie? Una sera, mentre la bimba dormiva, le ho detto “sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo”.
Per fortuna la moglie lo ha supportato, dopo un iniziale momento di choc, ed alla fine anche la famiglia gli è stata accanto: «Papà si è ricreduto, a suo modo. Mi ha detto: “Bene, l’importante è che non stai seguendo una moda”. Mamma è scoppiata a piangere e ha confessato che certe cose le percepiva, ma non sapeva affrontarle. È successo l’anno scorso, Luca era già nella mia vita. Poi, la prima cosa fatta da papà, quando l’ha conosciuto, è stata abbracciarlo».
Sposato dal 2010 con la fidanzata di gioventù e con una figlia di quattro anni, ricordiamo che Marco è un cuoco salutista e comunicatore di successo, food mentor della Fondazione Veronesi, conduttore di programmi come “La mia cucina delle emozioni” su Food Network o “Aiuto stiamo ingrassando” su FoxLife.