Rimbombano nella mente di chiunque abbia seguito, anche superficialmente, la politica negli ultimi tempi, le parole del ministro del Lavoro Luigi Di Maio: “Elimineremo la povertà, grazie al reddito di cittadinanza”.
Un proposito onorevole, per un paese civile, ma la realtà cozza sempre con gli ideali e lo dimostrano anche gli ultimi dati diffusi dall’Istat, che dipingono un quadro tutt’altro che positivo.
Secondo l’istituto di statistica rimangono in condizione di povertà assoluta in Italia 1,8 milioni di famiglie, con un”incidenza pari al 7 per cento, mentre si contano cinque milioni di individui, l’8,4 per cento del totale.
La povertà assoluta si concentra soprattutto nel Mezzogiorno (10%), contro il 5,8% del Nord e il 5,3%, e tra gli stranieri, tra i quali sale al 30,3% contro il 6,4% degli italiani.
E dato che non c’è mai limite al peggio, l’incidenza della povertà assoluta aumenta non poco tra i bambini dai 4 ai 17 anni. Si trovano in questa condizione ben 1,26 milioni di minori, contro gli 1,2 milioni del 2017. Al Sud quasi uno su 6.