Una delle pagine più brutte della storia moderna, una cicatrice nella memoria collettiva che resterà indelebile, e per alimentare la memoria che purtroppo sappiamo quanto può essere labile e opportunista, ecco che viene trasformata in una serie televisiva.
A 33 anni da quella tragedia sbarca su Sky “Chernobyl”, la nuova produzione originale Sky e HBO, che ripercorre le vicende legate alla tristemente famosa centrale nucleare nell’ex Unione Sovietica, esplosa nel 1986 a 120 chilometri da Kiev. La miniserie in cinque episodi è attesa al debutto il 10 giugno in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv.
Grazie a questa serie il turismo in zona è già aumentato considerevolmente, eppure la realtà mostrata dalla serie, cruda ed iper-realista non piace affatto alla Russia. La serie racconta tutto di quei giorni, senza risparmiare nulla. Nei giorni successivi all’esplosione, si accertarono 31 vittime morte per l’esposizione alle radiazioni.
I media mainstream pro-Putin, capitanati dal giornale Komsomolskaya Pravda (KP), hanno infatti lanciato una crociata contro la serie HBO, non risparmiandosi in critiche agli autori per le tante imprecisioni storiche dello show.
Secondo il quotidiano, la mini-serie è stata usata dai “concorrenti” americani per screditare l’immagine di Rosatom, la società pubblica che si occupa del nucleare nel Paese.
Anche l’opinione pubblica la considera un’offesa e stando alle indiscrezioni che giungono dal Cremlino, sarebbe pronto un progetto che ristabilisca la verità storica dal punto di vista dei russi. A