Per i pochi che in questi anni non avessero seguito gli sviluppi riguardo il caso di Yara Gambirasio, 14 enne violentata, uccisa e abbandonata in un campo, dove è stata poi ritrovata molti giorni dopo, ricordiamo che è stato condannato in maniera definitiva l’operaio Massimo Bossetti.
Per i giudici di tutti i gradi di giudizio non ci sarebbero ragionevoli dubbi sulla sua colpevolezza, anche se lui continua a professarsi innocente ed è alla ricerca continua di nuove prove e circostanze che potrebbero permettergli di chiedere la revisione del suo processo.
Ma ora nel caso si apre un nuovo “giallo”: Cesare Marini, consulente informatico della Procura di Brescia, ha presentato una denuncia contro ignoti dopo che qualcuno si è presentato a suo nome nel carcere di Bollate, nel Milanese, e ha parlato con Massimo Bossetti.
Lo sconosciuto avrebbe proposto al muratore, condannato all’ergastolo per l’omicidio della ragazzina, una nuova linea difensiva con possibili nuovi sviluppi sul fronte del Dna.
Gli inquirenti hanno immediatamente avviato le indagini e sono tanti gli interrogativi a cui dare risposta.
Chi è questo uomo misterioso? Perché si è spacciato per qualcun altro? Cosa vuole ottenere da Bossetti?