Ambra Angiolini apre il suo cuore a Verissimo

L’abbiamo vista per anni al fianco di Francesco Renga e per tutti erano la coppia perfetta, così belli, innamorati, felici.

Ma come spesso, anche i grandi amori sono destinati a finire ed anche se i fans ci hanno messo parecchio ad accettarlo, il loro amore è giunto al capolinea.

Anche la stessa Ambra Angiolini ci ha messo parecchio ad elaborare la separazione, ma oggi la bella showgirl ha ritrovato l’amore e la serenità, come ha raccontato in una bella intervista a Verissimo.

A Silvi Toffanin Ambra ha detto che accanto a Massimo Allegri si sente completa: “È un uomo che mi ha insegnato tantissime cose e che, come me, è abbastanza diverso da quello che sembra. Ora credo di nuovo nell’amore e nel futuro.

Mi insegna a stare tranquilla sul lavoro, a non fare sfuriate perché sono troppo passionale. Poi, sorride da Dio e sono due anni che rido: prima sbloccavo il diaframma piangendo, ora lo faccio ridendo. E questa mi sembra già una bella cosa. Quando si arriva maturi a una scelta di avere un’altra storia o trovi una situazione così oppure non ti rimetti in gioco”.

Ha inoltre confessato di essere rimasta in buoni rapporti con l’ex compagno, in primis per il bene dei due figli avuti assieme:

“Continuo a vivere a Brescia perché mi sembrava un modo intelligente per evitare di avere un contrasto forte in un momento della vita in cui è già difficile mantenere la calma. È stata una scelta che rifarei. Chiaramente mi ha messo nelle peggiori condizioni, perché frequentare gli stessi luoghi, ma vivendoli in maniera diversa è stata una cosa complicata. Oggi però sono felice perché abbiamo vissuto solo quello che dovevamo vivere e abbiamo evitato il rischio che la rabbia comandasse sull’amore. Siamo sereni anche perché Francesco è un uomo divertente: mi fa ridere anche quando non c’è niente da ridere. Gli voglio un bene infinito”.

Poi non è mancato un riferimento ai passati problemi avuti col cibo, oggi superati:

“Ho fatto tante campagne contro la bulimia perché ho avuto questo problema per un po’ di tempo. È una fame d’amore che devi colmare, che non va condivisa con tutti ma va raccontata una volta guariti, perché ci sono tante persone che hanno bisogno di capire che si può superare. Bisogna cercare il proprio cibo, che non è quello reale ma è un cibo diverso. È una malattia vera e una società che impone un solo modello è una società che consegna questa malattia”.