Novembre 21, 2024

Nuove frontiere: prodotti al CBD e semi di canapa

Nuove frontiere prodotti al CBD e semi di canapa

Al giorno d’oggi ci sono sempre più persone che consumano prodotti derivanti dalla pianta di canapa, con elevati livelli di CBD e bassissimi livelli di THC (al di sotto dello 0,2%), sfruttandone così i suoi ottimi benefici. Bisogna però affidarsi sempre a dei rivenditori professionisti nel settore e che diano modo di acquistare solamente prodotti di prima qualità.

Ultimamente in Italia si sta sviluppando un nuovo mercato florido, quello dei semi di canapa, che hanno svariati utilizzi in molti campi della nostra vita quotidiana. Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere questa pagina.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie al cambiamento avvenuto in ambito normativo e da parte dell’opinione pubblica. Infatti, fino a qualche tempo fa, in Europa era assolutamente proibita la coltivazione e anche l’utilizzo della cannabis. Questo per via della presenza del THC, tetraidrocannabinolo, classificata come sostanza stupefacente con importanti effetti sul sistema nervoso dell’uomo. Ma le cose sono iniziate a cambiare in maniera marcata già nel 2013, quando ci fu una prima apertura verso la coltivazione per uso industriale di piante con concentrazione di THC che non superasse lo 0,2%.

Una normativa al passo con i tempi
Se il tema cannabis light ha iniziato ad interessare un numero così alto di persone i motivi non sono certo casuali. Molto si è parlato nel corso degli anni dei benefici legati ad i suoi effetti terapeutici: da non trascurare il miglioramento della qualità di vita in persone che soffrono di emicrania, disturbi di ansia e così via. Ecco perché in tanti hanno iniziato a chiedere non una libera coltivazione della canapa, bensì un’apposita regolamentazione che tutelasse la salute di tutti. Quindi si è finalmente entrati in quella tanto attesa prospettiva che un prodotto a base di CBD possa dare comunque effetti positivi all’organismo senza esporre la salute a pericoli particolari come avverrebbe in caso di abuso.

Un commercio in costante ascesa
Quello che non deve certo sorprendere è il fatto che il commercio di prodotti che contengono il cannabidiolo, detto anche CBD, sia ormai in costante crescita già da diverso tempo. Sempre di più sono i privati che decidono di puntare su questa sostanza molto richiesta sul mercato. Ed è fondamentale precisare che non si tratta affatto di un mercato illecito o in qualche modo ‘nascosto’, bensì di una commercializzazione totalmente legalizzata. Ecco perché tra le richieste maggiori ci siano proprio le sementi della cannabis: ci sono coloro che li acquistano in quanto collezionisti, e altri che invece lo fanno per iniziare una coltivazione, sempre in linea con la normativa europea vigente. Un commercio dunque ben diverso dagli altri in quanto può essere considerato una forma di tutela per conservare delle varianti genetiche della pianta ed evitare che tra qualche anno diventi una specie in via d’estinzione.

I casi che hanno determinato una svolta
Grazie ad una sentenza arrivata sul finire del 2019 le cose sono iniziate a cambiare e così si è iniziato a ragionare guardando ad un uso benefico e anche terapeutico del cannabidiolo: essa ha stabilito che non è illecita la coltivazione privata di questa pianta, per cui non punibile.

Però le coltivazioni devono rispettare apposite normative, oltre ad una serie di requisiti basilari per poter portarla avanti. Partendo innanzitutto dal numero di piante che si hanno a disposizione e dalle attrezzature che vengono usate, professionali e non. Solo così si può avere la certezza di avviare una coltivazione tutta propria senza correre alcun pericolo dal punto di vista legale.

Una radicale apertura nei confronti dell’uso di prodotti con CBD
Quando si affronta il tema delle sostanze naturali come il CBD, si rischia di commettere l’errore di accomunarle con droghe psicoattive. Il loro effetto sul sistema nervoso è assolutamente benefico e non crea danni.

Bisogna mettere da parte ogni tipo di pregiudizio e quelle chiusure verso tale sostanza che non sono mai cosa buona. Infatti le scoperte scientifiche hanno contribuito affinché ciò potesse avvenire dato che sono stati effettuati degli studi appositi per certificare che determinate concentrazioni di CBD possano essere un grande aiuto per la salute dell’organismo.

Affidarsi solamente a portali di primo livello
Tantissime persone vogliono acquistare semi di canapa su internet ed è bene precisare che le soluzioni non mancano certo. Ognuno potrà trovare quella più adatta alle proprie esigenze e alle proprie tasche: mai dimenticare però che non sempre risparmio vuol dire guadagno. Dunque per avere la certezza di prodotti puri è meglio optare per piattaforme autorizzate. Sensoryseeds è uno dei migliori dato che si ha modo di scegliere tra tanti tipi di semi, oltre ad avere la possibilità di conservare questi per tempi più lunghi grazie all’apposito packaging.

 

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