Mare, vietata la respirazione bocca a bocca per i bagnini
Nessuno di noi, quando va al mare, ci va con l’intenzione di annegare, ma una disattenzione, il mare mosso o un malore possono purtroppo capitare, ed è per questo che esistono i bagnini: il loro compito è trarre in salvo chi è in difficoltà, prestando assistenza ed aiuto nei primi momenti, in attesa dell’arrivo del personale medico.
Ma in questa estate che si preannuncia “stranissima”, la prima dopo lo scoppio della pandemia, a quanto pare sarà vietato annegare.
Incredibile ma vero: nel documento realizzato dall’Istituto superiore di Sanità (Iss) e Inail, tra le raccomandazioni c’è quella ai bagnini di non praticare la respirazione bocca a bocca in caso di malore di un bagnante, in acqua o sulla spiaggia.
Il documento tecnico dei rischi e delle misure di contenimento del contagio indicano, anche in casi di urgenza e gravità, che venga comunque mantenuto il distanziamento sociale.
La disposizione spiega quindi che il soccorritore dovrà “valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca dell’attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della persona da soccorrere”.