Bosè contro la dittatura sanitaria mentre Zalone invita a distanziarsi
In queste settimane sono tantissimi i vip che hanno deciso di parlare di Coronavirus: alcuni hanno deciso di schierarsi coi governi e quindi hanno esortato tutti a rispettare le regole e il distanziamento, altri al contrario hanno spiegato di non credere alla gravità della pandemia, rivelando la loro insofferenza alle imposizioni.
Tra questi ultimi, in prima linea, c’è Miguel Bosé. Il cantante spagnolo, nonostante sua madre Lucia Bosé sia morta dopo essere stata contagiata dal Sars-CoV-2, continua la propria crociata contro quella che definisce una “dittatura sanitaria”. E soprattutto si schiera contro l’obbligo vaccinale: «Se ci vogliono vaccinare obbligatoriamente, sospetto che ci sia qualcosa di dittatoriale dietro. Dobbiamo informarci e lottare, poi chi vuole vaccinarsi lo faccia per sua scelta. Ho informazioni sui rischi del contenuto dei vaccini, sono documentate dagli stessi accademici e scienziati che hanno studiato nelle stesse scuole e università di quelli che invece sono a favore dei vaccini».
Di ben altra opinione è invece Checco Zalone che, con la sua solita comicità e verve, ha voluto fare un appello a tutti i suoi fans affinché stiano attenti e rispettino le regole.
L’attore e regista ha inviato un video-messaggio agli attivisti del Cinema America, che nel 2012 lo hanno salvato dalla demolizione fondando l’associazione Piccolo America, in occasione della proiezione del film Tolo Tolo fissata per domenica 23 agosto, ad Ostia.
“Distanziatevi…dal film proprio!. E mi raccomando..fate i bravi, con la mascherina”, ha detto Zalone.
Il film di Zalone è stato protagonista dell’ultimo appuntamento sul litorale romano de ‘Il Cinema in Piazza”.
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