Aprile 24, 2024

Bambini e ossa più fragili, colpa dell’inattività

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Una ricerca effettuata dall’University of British Columbia spiega come le cosiddette “ossa di cristallo” siano strettamente legate all’inattività fisica dei bambini.

Lo sport, così come semplicemente correre e fare attività fisica, contribuisce in modo importantissimo a rendere le ossa dei ragazzi molto più robuste rispetto a quelle che attualmente vengono definite appunto “ossa di cristallo”.

Secondo lo studio del team dell’University of Britisch Columbia con a capo il dott. Leigh Gabel, I ragazzini che sono meno attivi fisicamente hanno ossa molto più deboli di quelle dei loro coetanei e naturalmente con rischio maggiore di fratture.

ossa fragili bambini attivita fisicaI bambini che non praticano attività fisica e che spesso sono seduti non caricherebbero le loro ossa in modo tale da renderle più forti, su 309 adolescenti che sono nel periodo più importante della loro crescita strutturale, chi riesce ad effettuare 60 minuti di attività fisica, moderata, quotidianamente rispetto a chi ne fa solo mezz’ora, su maschietti e femminucce entrambi i sessi rispondono allo stesso modo rispetto all’attività fisica.

Per quel che riguarda le ossa forti non si tratta solo di dimensioni ma in particolar modo della combinazione tra dimensione, microarchitettura e densità, naturalmente la forza delle ossa, come sottolineato proprio da Leigh Gabel, è importantissima per prevenire le possibili fratture.

Dunque il momento cruciale della crescita di un bambino, così come pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research, è stato studiato su un campione che va dai 12 ai 16 anni per i ragazzi e dai 10 ai 14 anni per le ragazze, in questo periodo temporale si forma circa il 36% dello scheletro umano e il legame con l’attività fisica è vitale.

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