Cos’è un falso d’autore?
Nel mondo esistono pochissimi originali e milioni, miliardi di copie, di ogni cosa: pensate solo ad un quadro celeberrimo, e a quante volte lo avete visto riprodotto in ogni dove.
Nella maggior parte dei casi si è ben cosci di trovarsi dinanzi a delle copie, e quando si tratta di falsi, sovente non è difficile accorgersene: basti pensare alla maggior parte dei capi di pelletteria che si trovano nei mercati, che riproducono malamente gli originali, e sono distinguibili già dalla prima occhiata.
Ma esistono anche i falsi d’autore: di cosa si tratta?
Il falso d’autore è un’opera talmente simile all’originale da confondersi con essa, una copia talmente magistrale da non mostrare alcuna differenza con l’opera originale.
Più che copia è più corretto parlare di una vera e propria riproduzione fedele all’originale, realizzata da quello che può comunque definirsi un’artista, che però ci ha messo l’indubbio talento nell’esecuzione ma non nell’ingegno.
Ed è qui che si cade nel reato: sì, perché esiste il copyright, cioè il diritto d’autore riconosciuto ad ogni opera originale e frutto dell’attività intellettuale di una persona, che protegge l’autore originale dal vedersi “sopraffatto” dalle copie contraffatte.
In Italia, il d. lgs. n. 42 del 2004 punisce chi realizza falsi d’autore con la reclusione da tre mesi fino a quattro anni e con la multa da euro 103 a euro 3.099.