Halloween, la Nasa condivide una playlist di suono raccapriccianti
La NASA ha raccolto i suoni più inquietanti e da far rizzare i capelli, provenienti dal cosmo e li ha uniti in una playlist giusto in tempo per Halloween .
“Sinister Sounds of the Solar System“, la nuova playlist agghiacciante curata dalla NASA, non è la tipica musica di Halloween o colonne sonore di film a cui potresti essere abituato. Questa playlist è invece piena di gemiti raccapriccianti, una sorta di urla e altri strani rumori provenienti da tutto il cosmo.
La playlist è “piena di nuovi ‘gemiti’ e ‘fischi’ dal nostro universo che spaventerebbero le creature più macabre”, secondo una dichiarazione della NASA .
Alcuni dei brani della playlist sono i suoni dei “marzomeri“, creati dai dati acquisiti dal lander Mars InSight della NASA. Per catturare questi terremoti, il lander utilizza il suo strumento SEIS (Esperimento sismico per la struttura interna), che ha “sentito” per la prima volta i marsquake nel 2019.
Puoi anche ascoltare i “suoni dell’universo antico” in questa playlist per gentile concessione della navicella spaziale Planck dell’Agenzia Spaziale Europea che, dal 2009 al 2013, ha studiato il fondo cosmico delle microonde (CMB), la luce residua del Big Bang. Secondo una dichiarazione della NASA, le antiche onde sonore hanno lasciato impronte su questa luce primordiale e Planck è stato quindi in grado di “vedere essenzialmente gli echi sonori dell’universo primordiale” .
La sonda Juno della NASA in orbita attorno a Giove offre un po ‘di “musica” più misteriosa. Durante il suo quarto passaggio ravvicinato del pianeta gigante, avvenuto il 2 febbraio 2017, Juno ha osservato segnali di onde di plasma provenienti dalla ionosfera di Giove, uno strato dell’atmosfera che ha un’alta concentrazione di ioni ed elettroni liberi. Mentre era lì, lo strumento Waves della navicella spaziale, che misura le onde radio e plasma nell’atmosfera del pianeta, ha registrato queste onde, che possono essere ascoltate nella playlist.
La playlist include anche suoni creati dai dati dell’osservatorio a raggi X Chandra della NASA, che osserva il buco nero supermassiccio al centro della galassia Via Lattea, tra gli altri oggetti e fenomeni cosmici.