Pinsa, attenzione a non confonderla con la pizza
Celeberrima in tutto il mondo, la pizza è uno dei cibi più conosciuti e amati.
Ma in Italia i lievitati sono tanti, e ce ne sono anche diversi che assomigliano alla pizza: basti pensare alla focaccia, che è più alta, ma anche alla pinsa.
Voi conoscete la pinsa?
La pinsa è una focaccia salata di origine laziale.
Conosciuta e preparata già nell’antica Roma, viene anche definita spesso pizza bianca romana, condita in superficie semplicemente con olio e sale o con aggiunta di ingredienti come salumi tipici, formaggi, verdure.
Le differenze con la classica pizza però ci sono, eccome, a partire dalla forma che non è tonda ma ovale: nell’antichità, infatti, era pensata come una sorta di vassoio su cui si posavano altre pietanze, per mangiare tutto assieme.
Ma a differenziarla dalla pizza sono anche le lunghe lievitazioni di minimo 24 ore, l’alta idratazione dell’impasto (80% di acqua), il mix di farine, l’assenza di grasso animale e l’impiego di una quantità limitata di olio.
Tutto questo rende la pinsa molto digeribile, friabile e fragrante, adatta da addentare in ogni momento.
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