Novembre 24, 2024

Le scuole paritarie hanno proclamato due giorni di sciopero

Le scuole paritarie hanno proclamato due giorni di sciopero

L’Italia in queste settimane ha dovuto affrontare talmente tante questioni che alcune sono state quasi del tutto dimenticate: quale sarà, ad esempio, il destino delle scuole paritarie?

E si tratta, certo, di assicurare a tutti gli studenti una valida alternativa alle scuole statali ma non solo: migliaia di docenti e collaboratori rischiano di perdere il proprio lavoro se questi istituti non verranno adeguatamente aiutati e supportati e quindi non riusciranno più a riaprire i battenti.

Per far sentire la propria voce e le proprie ragioni, per la prima volta le scuole pubbliche paritarie annunciano un’astensione dalle attività scolastiche per il 19 e 20 maggio. 

Attualmente si calcola che saranno almeno 30 mila i docenti appartenenti alle scuole paritarie destinati a perdere il lavoro. Lo studio è stato fatto dalle scuole cattoliche – che vanno dagli asili fino al liceo, una realtà che riguarda 900 mila alunni, 12 mila istituti per un totale di 180 mila tra docenti e personale – in base al mancato aiuto alle famiglie da parte del “governo giallorosso”. 

Lo slogan delle due giornate sarà #Noisiamoinvisibiliperquestogoverno e sarà esposto sui siti delle scuole che, al posto delle lezioni, saranno impegnate a «diffondere i temi della libertà di scelta educativa, del diritto di apprendere senza discriminazione, della parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria, della libera scuola in libero stato» e lanceranno «appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese», si legge in una nota congiunta firmata dalla presidente dell’Usmi, madre Yvonne Reungoat e dal presidente della Cism, padre Luigi Gaetani.

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