Gomorra, la quarta serie è finalmente pronta a tornare su Sky
Milioni di persone, in Italia ma ormai in molti paesi del mondo dove la serie è arrivata e tradotta, aspettavano questo momento, che finalmente è arrivato: la quarta serie di Gomorra debutta il 29 marzo in esclusiva su Sky Atlantic.
I nuovi episodi saranno 12 e vedranno i protagonisti muoversi non solo a Napoli, Roma o Milano, ma anche in giro per l’Europa in città come Londra.
Naturalmente protagonista indiscusso sarà Genny (Salvatore Esposito), l’unico superstite della dinastia dei Savastano, un personaggio che ha cambiato pelle innumerevoli volte, passando dall’essere il figlio immaturo di Don Pietro fino a diventare boss, marito e padre.
Come raccontano gli stessi autori, Genny in questa nuova stagione, proprio per Azzurra (Ivana Lotito) e per il piccolo Pietro, sarà “costretto” a cambiare vita, con una famiglia da proteggere e un business da rifondare, dedicandosi all’attività di imprenditore e defilandosi in parte da quel mondo in cui suo padre lo aveva fatto crescere.
“Questa stagione è profondamente politica ed economica, è tutto compromesso e mediazione, in cui emerge l’Italia come il Venezuela d’Europa – ha dichiarato Roberto Saviano in un video nel corso della presentazione ufficiale della serie -. Una stagione dunque che ha un passo diverso.
C’è la terra dei fuochi. Patrizia e Azzurra crescono. Gli uomini sono bambini spersi. Emerge la differenza tra chi vuole tutto e subito (le paranze) e chi capisce come il potere ha bisogno di tempo, bisogna imparare a gestirlo”.
“Mentre l’unico tempo dei giovani – chiosa Saviano – è il presente. Emerge un racconto che non ha paura di affrontare i temi di un paese come il nostro al collasso contro la narrazione prevalente. Deve intrattenere ma anche raccontare il nostro tempo. Se non ammazzi verrai ucciso, se non fotti verrai fottuto”.
I nuovi episodi di Gomorra – prodotti da Cattleya, parte di ITV Studios, e Fandango in collaborazione con Beta Film – sono diretti da Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Marco D’Amore, Enrico Rosati e Ciro Visco.
