Dicembre 10, 2024

Londra l’Alta Corte ha deciso che il piccolo Charlie dovrà morire

Londra l’Alta Corte ha deciso che il piccolo Charlie dovrà morire

L’Alta Corte di Londra ha emesso una sentenza che farà molto discutere la pubblica opinione non solo inglese ma di tutto il mondo.

Londra l’Alta Corte ha deciso che il piccolo Charlie dovrà morireIl giudice Francis ha deciso che i medici dell’ospedale pediatrico Great Ormond Street di Londra, possono staccare la spina al piccolo Charlie affetto da un danno celebrale irreversibile. Nel commentare la sua decisone il giudice, ha dichiarato: “È con la più profonda tristezza nel cuore, ma anche con la più grande delle attenzioni per l’interesse del piccolo Charlie che ho preso la decisione. Va permesso a Charlie di morire con dignità”.

I genitori del piccolo che ha solo otto mesi hanno accolto in lacrime la decisione del giudice, i medici sono stati autorizzati a sospendere i supporti vitali che lo mantengono in vita.

Connie Yates e Chris Gard, questi i nomi dei genitori dl bambini, non sono affatto d’accordo su quando deciso dall’Alta Corte. Avrebbero voluto portare il figlio negli Stati Uniti per sottoporlo ad un trattamento sperimentale, con una raccolta fondi avevano trovato la cifra sufficiente per portarlo all’estero e sperare in questa cura sperimentale.

Charlie, è nato apparentemente sano, con il passare dei mesi si è scoperto che è affetto da una rarissima malattia chiamata “sindrome di deperimento mitocondriale” che causa un progressivo indebolimento muscolare. Una rara patologia per la quale secondo i medici che lo hanno in cura non c’è alcuna speranza di poterlo salvare e non è escluso che il bambino stia soffrendo.

La coppia era stata in televisione per raccontare la loro storia, la madre Connie aveva raccontato: “Siamo rimasti scioccati e orripilati nell’apprendere che l’ospedale ha chiesto di spegnere il supporto vitale per Charlie” e avevano aggiunto: “Charlie riesce a muovere la bocca, le mani. Non le apre del tutto, ma può aprire gli occhi e vederci, può reagire a noi. Non crediamo affatto che stia soffrendo. Vogliamo solo che ci sia data una possibilità. Non sarà una cura definitiva ma lo aiuterà a vivere. Se lo salverà, sarà stupefacente. Il giudice deve fidarsi di noi, siamo i suoi genitori”.

Il giudice si è invece fidato di quello che hanno detto i medici, un portavoce dell’ospedale aveva dichiarato: “Charlie ha una malattia molto rara e complessa per la quale non c’è una cura riconosciuta. Riteniamo di aver esaurito tutte le opzioni di trattamento disponibili. Continuiamo a sostenere i genitori in tutti i modi possibili, ma allo stesso tempo raccomandiamo ciò che riteniamo sia la cosa migliore per Charlie”.

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