Aprile 26, 2024

Salute nel 2015 si abbassa la speranza di vita

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Salute nel 2015 si abbassa la speranza di vita

Nel 2015 diminuisce l’aspettativa di vita degli italiani rispetto al 2014. Secondo i dati emersi dal Rapporto Osservasalute 2016 presentato a Roma all’Università Cattolica dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, la speranza di vita degli italiani si abbassa del 0,2 anni negli uomini e di 0,4 nelle donne.

Nel 2015 ci sono state 49.000 morti n più rispetto all’anno precedenti decessi avvenuti per una concomitanza di cause, tra queste la diffusione di epidemie influenzali, e nel mese di lugli del 2015 il verificarsi per un lungo periodo di temperature particolarmente elevate. Fenomeni che si sono verificati anche in Europa, che nel 2015 ha visto aumentare il numero dei decessi sono rispetto al 2014.

Salute nel 2015 si abbassa la speranza di vitaLa vita media degli uomini è 80,1 mentre quella delle donne arriva a 84,6 anni. Distanza tra uomini e donne che in questi ultimi anni si sta riducendo, come emerge dal Rapporto Osservasalute: “La distanza della durata media della vita di donne e uomini si sta sempre più riducendo anche se, comunque, è ancora fortemente a favore delle donne”.

Oltre al sesso ci sono delle disparità anche nei posto nei quali si vive, al sud si muore prima rispetto al sud e la regione con la speranza di vita più bassa è la Campania. Le motivazioni sono dettate dalle minori risorse economiche a diposizione della popolazione del sud del nostro paese e c’è anche da considerare che il meridione ha una minore diponibilità di servizi sanitari e politiche di prevenzione. Al sud è molto alta anche la percentuale dei decessi al di sotto dei 70 anni per cause naturali.

Oltre ai fattori economici e di mancanza di infrastrutture ci sono anche altri parametri che influenzano l’aspettativa di vita, come gli stili di vita dei nostro connazionali che non sono migliorati in questi ultimi anni.

E’ ferma la percentuale degli italiani che praticano uno sporti, che si attesta introno al 33,3%. Sono stabili gli italiani in sovrappeso, in particolare nelle regioni del sud. Sono più di un terzo gli italiani che nel 2015 sono in sovrappeso e 1 persona su 10 è obesa.

Nel 2015, a differenza degli scorsi anni, è stabile anche la quota dei fumatori che sono 10 milioni e 300 mila: 6,2 milioni di uomini e 4,1 milioni di donne.

Questi dati sono stati elaborati da un gruppo di 180 ricercatori che hanno esaminato dati raccolti su tutto il territorio italiano operaado presso diverse Università e varie Istituzioni pubbliche nazionali, regionali e private.

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